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    Cernobbio, si chiude la tre giorni del forum Ambrosetti

    Cernobbio, si chiude la tre giorni del forum Ambrosetti
    Si chiude a Cernobbio la tre giorni del forum Ambrosetti dedicata all’Italia, con una giornata ricca di panel. Ad intervenire sono stati Carlo Calenda, Giuseppe Conte e Elly Schlein (in collegamento), poi gli ex ministri Giovannini, Franco (candidato alla Bei), Brunetta (ora alla presidenza del Cnel) e i ministri Urso, Nordio, Piantedosi, Zangrillo, Valditara, Casellati, Bernini, Pichetto Fratin, il vice premier e responsabile delle infrastrutture Salvini, Calderone, Fitto.
    Parola al Ministro Giorgetti
    La conclusione è stata affidata poi al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha precisato: «In questo scenario di continua diminuzione del rapporto tra occupati e pensionati c’è la necessità di intervenire. Per questo bisogna incentivare meglio e di più lo sviluppo di un sistema di previdenza complementare per i giovani under 35 e quindi dobbiamo cambiare». Parole anche per la manovra, già ormai in cantiere: «Faremo una legge di bilancio prudente, che tenga conto delle regole fondamentali della finanza pubblica», evidenziando che «Però per quanto riguarda il Superbonus dei 100 miliardi di cui si parla, ricordo che questo governo ne ha pagati 20, ma altri 80 rimangono da pagare. La cena l’hanno già mangiata tutti e noi siamo a pagare il conto. Cosa che ricadrà sul Patto di stabilità del 2024, 2025 e 2026». Il ministro dell’Economia, inoltre ha precisato che l’intento del Governo è quello di premiare chi crea ricchezza: «La legge di bilancio risponderà al proposito di limitare rendite che non possiamo più permetterci e di premiare chi lavora e crea nuova ricchezza effettiva, soprattutto guardando in prospettiva alla principale fonte di produzione di ricchezza: i figli». Giorgetti ha inoltre sottolineato come il Governo intenda rispettare i tempi, senza fretta, men che meno senza farsi dettare i tempi da nessuno, nella consapevolezza che l’obiettivo resta quello di ridurre il debito: «L’Italia condivide una politica di riduzione del debito pubblico. Quello che dicono gli amici tedeschi io lo condivido, però non posso ignorare che la stessa Commissione europea ci chiede una politica di un certo tipo sulla transizione energetica e quindi riteniamo ragionevole chiedere che vengano considerate in modo diverso le spese per stipendi pubblici e pensioni rispetto a spese di questo tipo. E se a livello internazionale siamo tutti d’accordo sul sostegno all’Ucraina, l’aiuto umanitario all’Ucraina deve essere sottratto a patto di stabilità e crescita». Sul tavolo anche l’imposta sugli extraprofitti «Sicuramente potrà essere migliorata, quello che non accetto è che si dica che è una tassa ingiusta, è una tassa giusta. Vi posso assicurare che alla fine, nella sua versione definitiva, tutti quanti la potranno apprezzare». Dure poi le critiche al superbonus, la misura voluta dai 5 stelle che ha fatto emergere tutti i propri limiti: «A pensare al superbonus mi viene mal di pancia, ha effetti negativi sui conti pubblici, ingessa la politica economica, non lasciando margine ad altri interventi».
    La calma viene invocata anche dal ministro agli Affari europei Raffaele Fitto, che sottolinea come «La differenza che c’è tra questi governi e gli altri, non lo dico polemicamente, è che noi non ci stiamo ponendo il problema della prossima scadenza perché poi c’è un’altra legislatura, non dobbiamo ragionare sulla terza o quarta rata, ma sulla quinta, la sesta, la settima, perché il problema è ciò che accade a giugno 2026».
    Denatalità, pronti 23 miliardi
    Sul tavolo poi c’è il tema della denatalità, con una decrescita demografica che fatica a trovare una soluzione. Sul piatto si stima una spesa di circa 23 miliardi di euro all’anno fino al 2070 per riportare la popolazione italiana a 60 milioni di abitanti. E di conseguenza il valore attuale netto del Pil incrementale che ne deriverebbe ammonterebbe a circa 916 miliardi di euro nell’orizzonte temporale di riferimento. È questo quanto emerge dallo studio “Rinascita Italia” realizzato nell’ambito delle attività del Club The European House presentato durante il forum. E proprio riguardo la crescita del Pil, il ministro Giorgetti ha precisato che «il governo pensa di mantenere le previsioni, che ha fatto in sede di Def, per l’1% nel 2023 ma inevitabili variabili esterne stanno radicalmente mutando il quadro e di questo bisogna prenderne atto anche a livello europeo».
    Pichetto Fratin, al via un tavolo per il nucleare
    Sul tema energetico è poi intervenuto il ministro dell’Ambiente e per la sicurezza energetica Pichetto Fratin, annunciando la convocazione al ministero per il prossimo 21 settembre, di un tavolo fatto di istituzioni e imprese per la prima riunione della ’Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile’. «Si tratta della scelta di rendere palese quello che deve essere un impegno dello Stato sulla ricerca, la sperimentazione e l’implementazione della conoscenza che abbiamo già nel settore del nucleare – ha spiegato il ministro – e coinvolge molti attori pubblici che hanno mantenuto questa conoscenza a partire da Enea e le nostre grandi imprese».
    Andrea Valsecchi

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