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mercoledì 24 Dicembre, 2025
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Energia sempre più cara per le famiglie: la povertà energetica resta sopra il 9%

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Nel 2024 la povertà energetica continua a colpire una quota significativa delle famiglie italiane, coinvolgendone circa 2,4 milioni, pari al 9,1% del totale. È quanto emerge dall’aggiornamento dei dati nazionali elaborato dall’Oipe, l’Osservatorio Italiano Povertà Energetica, in collaborazione con Banco dell’Energia e presentato a Milano. Si tratta del valore più alto mai registrato nella serie storica, anche se sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente.
Dopo il balzo registrato nel 2023, quando la percentuale si era attestata al 9% sull’onda dell’esplosione dei prezzi energetici, il dato rimane elevato anche nel 2024. Nel 2022 la quota di famiglie in difficoltà era pari al 7,7%, segno che l’aumento osservato negli ultimi due anni non può più essere spiegato solo con l’andamento eccezionale dei costi dell’energia. “Siamo da due anni al massimo degli ultimi trent’anni – ha spiegato Luciano Lavecchia, economista dell’Oipe – e se l’anno scorso l’incremento era legato all’impennata dei prezzi, quest’anno il fenomeno appare strutturale. La povertà energetica resta stabile, ma cresce la quota di famiglie che spendono molto per l’energia”.
Il quadro territoriale mostra forti differenze tra le regioni. L’incidenza più bassa si registra nel Lazio, dove la povertà energetica riguarda circa il 5% delle famiglie, mentre il valore più elevato si osserva in Puglia, con una percentuale che sale al 18,1%. Alcune regioni evidenziano incrementi particolarmente marcati rispetto all’anno precedente: la Sardegna registra l’aumento più consistente, pari a +2,8%, seguita dal Piemonte (+2,3%) e dall’Umbria (+1,6%). Al contrario, si osservano riduzioni in Basilicata (-3,7%), Campania (-1,8%) e Calabria (-1,7%).
Gli esperti dell’Oipe invitano tuttavia alla cautela nell’interpretazione dei dati regionali, sottolineando come le variazioni vadano lette tenendo conto dell’elevata variabilità statistica legata a campioni numericamente limitati. Resta però evidente come la povertà energetica non sia più un fenomeno legato esclusivamente alle emergenze dei prezzi, ma una condizione persistente che riflette fragilità economiche più profonde e una crescente difficoltà, per molte famiglie, nel sostenere in modo adeguato i costi dell’energia.
Gloria Giovanditti

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