L’export della Cina torna a crescere oltre le attese: a novembre le spedizioni sono aumentate del 5,9% su base annua, invertendo il calo dell’1,1% registrato in ottobre. Lo riferiscono le Dogane cinesi, secondo cui l’import si è attestato a +1,9%, un ritmo inferiore rispetto alle previsioni nonostante gli impegni di Pechino ad ampliare gli acquisti dall’estero. Il surplus commerciale sale così a 111,68 miliardi di dollari, contro i 100,2 miliardi stimati.
Resta invece debole l’export verso gli Stati Uniti: le vendite cinesi hanno registrato una nuova contrazione del 28,6%, scendendo a 33,8 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 47,3 miliardi del novembre 2024, nonostante la tregua commerciale siglata a fine ottobre tra Xi Jinping e Donald Trump.
Sul fronte interno, Xi ha presieduto una riunione del Politburo per definire l’indirizzo economico del prossimo anno. La leadership cinese punta a politiche macroeconomiche più incisive, al rafforzamento della domanda interna, all’ottimizzazione dell’offerta e alla creazione di nuovi motori di crescita, prevedendo misure fiscali più attive e una politica monetaria moderatamente accomodante. Pechino ribadisce inoltre la volontà di mantenere aperta la cooperazione con l’estero, in un contesto definito “generalmente stabile” ma ancora segnato dalle sfide del commercio internazionale.
Andrea Valsecchi






