L’amministrazione Trump non deve confondere ciò che vorrebbe dalla Russia con le reali intenzioni di Mosca. Il presidente statunitense ha spiegato alla stampa Steve Witkoff e Jared Kusnher sono tornati dall’incontro con Putin con l’impressione che il presidente russo “vorrebbe la fine della guerra”. Trump ha aggiunto che a Putin “piacerebbe tornare a una vita normale, penso che vorrebbe fare affari con gli Stati Uniti, sinceramente, invece di perdere migliaia di soldati ogni settimana”. Il problema è che Putin più che la fine della guerra vuole la vittoria militare e per arrivarci è disposto a sacrificare ancora molti soldati.
A poca distanza dai commenti di Trump, infatti, l’autocrate del Cremlino ha sostanzialmente smentito l’interpretazione del presidente Usa, spiegando che la Russia otterrà il Donbass, con la diplomazia o con la guerra. “Tutto si riduce a questo: o liberiamo questi territori con la forza delle armi, oppure le truppe ucraine se ne vanno da questi territori e smettono di combattervi”, ha dichiarato Putin in un’intervista con India Today.
Il presidente russo, tuttavia, continua in maniera accorta a tenersi buoni gli americani, spiegando che l’incontro con i negoziatori di Trump è stato “molto utile”, che Washington si è imbarcata in “una missione difficile” perseguita tramite il metodo della “diplomazia navetta” tra Russia e Ucraina, ma non ha dato un chiaro orizzonte sulle tempistiche di questi negoziati. La Russia, per ora, continua la guerra.
