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mercoledì 3 Dicembre, 2025
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Industria italiana ancora in affanno: nei primi nove mesi del 2025 produzione a -0,9%

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La produzione industriale italiana mostra un andamento altalenante nei primi nove mesi del 2025: dopo un buon avvio nel primo trimestre (+0,5%), il ritmo si è indebolito nel secondo (+0,2%) fino a registrare un arretramento nel terzo (-0,5%). Nel complesso, il bilancio da gennaio a settembre è negativo: -0,9% su base annua.
Secondo il Rapporto Industria 2025 del Centro Studi di Confindustria, si tratta comunque di un segnale meno critico rispetto ai due anni precedenti, quando il settore aveva subito contrazioni più pesanti: -4% nel 2024 e -2% nel 2023, cancellando il rimbalzo registrato nel biennio post-pandemia 2021-2022 e riportando i livelli produttivi al di sotto di quelli del 2019.
L’analisi mette in evidenza che dal 2022 la flessione produttiva ha interessato gran parte dell’Europa, ma con dinamiche molto diverse tra Paesi. Germania e Italia risultano le economie industriali più in difficoltà, con una perdita marcata e prolungata. Francia e soprattutto Spagna mostrano invece un percorso più resiliente, con una crescita moderata che ha permesso loro di attenuare le ricadute della crisi energetica e dell’instabilità dei mercati globali.
Il quadro che emerge è quello di un’industria italiana ancora fragile, sostenuta da alcuni comparti ma penalizzata da costi elevati, domanda estera debole e investimenti rallentati. La seconda metà del 2025 sarà decisiva per capire se il settore riuscirà a consolidare il lieve miglioramento o se l’attuale instabilità continuerà a frenare la ripresa.

Gloria Giovanditti

 

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