L’Arabia Saudita sta diventando uno dei mercati più dinamici dell’area del Golfo grazie alla Saudi Vision 2030, un programma che mobilita investimenti superiori al trilione di dollari per ridurre la dipendenza dal petrolio e sviluppare nuovi settori produttivi. Il Paese, con una popolazione che supera i 35 milioni di abitanti e con oltre il 60% dei cittadini sotto i trent’anni, sta potenziando il ruolo del settore privato puntando a un contributo pari al 65% del Pil. Manifattura, energie rinnovabili, turismo, cultura, sport, intrattenimento e grandi infrastrutture rappresentano gli assi principali di questa trasformazione, sostenuta da riforme sociali e da una crescente apertura agli investimenti esteri.
In questo contesto l’Italia si è consolidata come partner di primo piano. È oggi il settimo fornitore globale del Regno, con una quota pari al 3,2%. L’export italiano ha superato i 6,2 miliardi di euro, registrando un incremento del 27% rispetto all’anno precedente. I macchinari costituiscono oltre il 30% del totale, seguiti dalla farmaceutica che raggiunge l’11%. Le imprese italiane, dai grandi gruppi alle pmi, trovano spazio in comparti strategici come Ict, servizi digitali, infrastrutture, automotive, edilizia, tecnologie medicali, scienze della vita e soluzioni per data center e semiconduttori. L’espansione del turismo e l’ingresso di nuovi capitali esteri alimentano inoltre la domanda di arredamento, moda e alimentare, settori nei quali l’Italia mantiene un posizionamento competitivo.
La crescita del mercato immobiliare è uno dei motori più potenti del nuovo corso saudita. Nell’area del Golfo sono in sviluppo progetti per 1.680 miliardi di dollari e l’Arabia Saudita ne concentra il 63%, pari a oltre mille miliardi in pianificazione o costruzione. Questa dinamica attira l’interesse di numerose aziende italiane, coinvolte anche nei tavoli tematici del ministero degli Affari esteri e dell’Agenzia ICE che riuniscono centinaia di imprese in missione nel Paese. Parallelamente, iniziative come “Red in Progress” del Salone del Mobile di Milano segnalano l’interesse crescente anche nel design e nell’arredo. Un quadro che conferma come il mercato saudita sia oggi una delle principali frontiere di sviluppo per il made in Italy.
