L’Unione Europea ha erogato 5,9 miliardi di euro all’Ucraina grazie ai proventi degli asset russi congelati in Ue. L’annuncio è arrivato ieri dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in occasione della plenaria del Parlamento Europeo. Con queste ultime erogazioni, il sostegno europeo a Kiev in oltre tre anni e mezzo di guerra ha superato i 187 miliardi di euro. “Dobbiamo continuare ad aumentare il costo della guerra per la Russia”, ha detto von der Leyen, aggiungendo che “Putin sta nuovamente cercando di terrorizzare il popolo ucraino, di usare l’inverno come arma, di congelare l’Ucraina fino a sottometterla”. La presidente della Commissione ha sottolineato che “l’Europa continuerà a rafforzare la resistenza dell’Ucraina” e che riparerà “i danni causati dagli attacchi russi”.
Volodymyr Zelensky ha ringraziato Bruxelles per i nuovi fondi, spiegando che “solo la pressione può portare alla pace”, e aggiungendo che “è per questo che dobbiamo continuare a intensificare gli sforzi per utilizzare gli asset russi. Contiamo molto su una rapida decisione politica in merito al prestito di riparazione e sul pieno utilizzo di questi fondi per difendere l’Ucraina”. La decisione di Bruxelles arriva in un momento critico. Le truppe ucraine sono sotto pressione in diverse zone del fronte, a partire dalla città di Pokrovsk nel Donetsk.
Ieri, inoltre, il Commissario Europeo per il Commercio, Valdis Dombrovskis, ha messo in guardia sulla sostenibilità del debito ucraino. “Dobbiamo tenere a mente che l’Ucraina si trova ad affrontare un divario di finanziamento molto significativo”, ha spiegato Dombrovskis, aggiungendo che “di conseguenza, non possiamo semplicemente continuare a concedere prestiti regolari”. Questo non vuol dire che l’Europa di tirerà indietro nel suo sostegno a Kiev, ma che “le altre opzioni che stiamo esplorando – ha detto il Commissario Ue – comporterebbero un onere finanziario più consistente per gli Stati membri”.






