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giovedì 6 Novembre, 2025
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Farmaceutica: maggiori investimenti e un piano strategico per rafforzare l’industria europea

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di Massimiliano Salini

Vice Presidente del Gruppo Ppe al Parlamento Europeo

 

Nel marzo 2025 la Commissione Europea ha presentato il Critical Medicines Act, nell’ambito della più ampia riforma del quadro farmaceutico europeo con l’obiettivo di rafforzare la capacità produttiva interna dell’UE per farmaci ritenuti essenziali, in particolare generici e principi attivi off-patent.

Tra gli strumenti previsti figurano una lista ufficiale di medicinali critici, l’accesso a fondi dedicati come EU4Health e Horizon Europe, la possibilità di definire progetti strategici con autorizzazioni rapide e l’introduzione del criterio MEAT (Most Economically Advantageous Tender) negli appalti pubblici farmaceutici. Inoltre, si promuove un coordinamento rafforzato tra gli Stati membri e la Commissione per la gestione degli approvvigionamenti.

Tuttavia, l’industria farmaceutica e in particolare i produttori di farmaci generici, che avevano accolto favorevolmente l’intento strategico del CMA, hanno evidenziato anche gravi limiti in termini di risorse economiche e di operatività della proposta.

I fondi previsti per il biennio 2026–2027, pari a circa 83 milioni di euro, sono considerati largamente insufficienti per sostenere un’effettiva rilocalizzazione produttiva, in particolare per le PMI.

Per rispondere alle esigenze dell’industria e rendere il CMA realmente efficace nel rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento farmaceutico in Europa, il Partito Popolare Europeo popone di intervenire su più fronti. In primo luogo, occorre ampliare in modo significativo la dotazione finanziaria, attraverso risorse dedicate all’interno del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale o mediante sinergie con fondi esistenti (coesione, difesa, Horizon Europe). È altrettanto prioritario rendere vincolante il criterio MEAT negli appalti pubblici, promuovendo una riforma del procurement sanitario basata su criteri qualitativi e non esclusivamente sul prezzo.

Un altro ambito di intervento riguarda gli aiuti di Stato: ritengo necessario aggiornare le linee guida europee per consentire investimenti più flessibili e strategici nella produzione di API e farmaci critici, includendo le modernizzazioni ambientali e digitali.

Ulteriori azioni potrebbero includere l’obbligo di suddividere i bandi in lotti multipli per evitare concentrazioni eccessive e promuovere la diversificazione dell’offerta, l’inclusione di misure di pricing nei programmi nazionali per la sicurezza di approvvigionamento, e la creazione di un “one-stop-shop” europeo per facilitare l’accesso agli strumenti disponibili per il settore.

Infine, sul piano internazionale, si potrebbe rafforzare il legame tra politica commerciale e salute pubblica inserendo specifici capitoli sulla sicurezza sanitaria nei futuri accordi di libero scambio.

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