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sabato 25 Ottobre, 2025
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Nasce il MUNAF, il Museo Nazionale di Fotografia

Il MUFOCO, unico museo pubblico in Italia interamente dedicato alla fotografia contemporanea, si trasforma in museo nazionale. Un passaggio storico che riconosce il valore culturale del museo che conta un patrimonio di 2 milioni di fotografie, organizzate in più di 40 fondi fotografici, con opere di oltre 1.000 autori italiani e stranieri.

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Addio MUFOCO, benvenuto MUNAF. Il Museo di Fotografia Contemporanea, un unicum in Italia dedicato esclusivamente alla fotografia e all’immagine tecnologica attivo dal 2004 nel nord Milano a Cinisello Balsamo, si trasforma ufficialmente in MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia. Lo ha reso noto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, unitamente al sindaco metropolitano di Milano, Giuseppe Sala, al sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi ed al presidente del Museo Nazionale di Fotografia, Davide Rondoni, una volta concluso l’iter amministrativo e giuridico con la modifica e adozione del nuovo Statuto. A seguito dell’accordo di valorizzazione, infatti, il MiC è entrato nella Fondazione come Ente fondatore e promotore, insieme a quelli storici, ovvero la Città metropolitana di Milano e il Comune di Cinisello Balsamo.

Confermato, tramite decreto del ministro Giuli, Davide Rondoni alla presidenza della “Fondazione Museo Nazionale di Fotografia – MUNAF”. Nel Consiglio di amministrazione siederanno Sonia Bedeschi; Angelo Giovanni De Boni; Davide Colombo (designato dalla Città metropolitana di Milano) e Massimo Pratelli (designato dal Comune di Cinisello Balsamo). Il Presidente e il Cda del “MUNAF” resteranno in carica cinque anni e potranno essere confermati per una sola volta.

Il Museo Nazionale di Fotografia potrà godere prossimamente di una sede ampliata all’interno del complesso architettonico secentesco di Villa Ghirlanda Silva, già sede del Museo, e avrà il compito di incrementare l’offerta culturale italiana nel settore della fotografia, operando in rete con istituzioni italiane ed internazionali, di valorizzare e arricchire in maniera costante il patrimonio conservato, nonché di promuoverne la conoscenza, lo studio e la divulgazione, di potenziare la ricerca, le nuove produzioni e il dialogo tra le arti.

“In un’epoca in cui le immagini dominano i flussi comunicativi, il Ministero della Cultura si fa promotore della costituzione di un Museo Nazionale della Fotografia per riaffermare il ruolo centrale di questo linguaggio come forma d’arte, strumento di conoscenza e bene culturale primario – ha dichiarato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli -. Il MUNAF avrà un compito fondamentale nella tutela degli archivi storici, dalla promozione internazionale dei talenti emergenti alla diffusione e valorizzazione della cultura fotografica sul territorio nazionale”.

Dalla sua costituzione, il museo vanta un patrimonio di 2 milioni di fotografie, organizzate in più di 40 fondi fotografici, con opere di oltre 1.000 autori italiani e stranieri. L’insieme, che data dal secondo dopoguerra a oggi (con presenza di fotografie più antiche, dalla fine dell’Ottocento al periodo delle avanguardie artistiche) costituisce uno spaccato molto significativo della fotografia italiana e straniera, soprattutto europea, e documenta i principali temi della ricerca contemporanea, dalle trasformazioni del paesaggio al ritratto, dall’indagine sociale alla sperimentazione artistica.

Soddisfazione per l’importante risultato è stata espressa dal vicesindaco metropolitano di Milano, Francesco Vassallo, che legge l’ottenimento della qualifica di Museo nazionale come riconoscimento del valore culturale del museo, ricoprendo ora un ruolo di primo piano nel panorama culturale italiano.

“Sono contento che, sotto la guida di un poeta, la fotografia trovi il suo museo nazionale, segno del legame tra le arti e della importanza del gesto umano dell’arte che qualifica la nostra natura mentre molti vorrebbero ridurci a carciofi o a algoritmi – ha sottolineato il presidente del MUNAF, Davide Rondoni -. L’arte mostra l’anima di una persona e le varie anime di un’epoca. Ora il percorso riparte in un tempo dove la creazione di immagini è attitudine e arte che interroga vivacemente le coscienze sotto molti profili”.

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