back to top
sabato 25 Ottobre, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Apple resta il marchio più forte al mondo. Nella classifica Interbrand 2025 tre brand italiani: Ferrari, Gucci e Prada

spot_img

I più letti

Apple si conferma, per il tredicesimo anno consecutivo, il marchio più potente al mondo. È quanto emerge dall’edizione 2025 del Best Global Brands, la classifica annuale curata dalla società di consulenza Interbrand, che analizza il valore economico dei principali brand globali e il loro impatto sulla crescita di fatturato e sul valore di mercato.

La 26esima edizione dello studio — definito dagli autori “il più ampio osservatorio longitudinale sul ruolo dei marchi nel generare valore” — fotografa un panorama in trasformazione: Big Tech e piattaforme digitali continuano a dominare, mentre i settori del lusso e dell’automotive perdono terreno.

Al vertice resiste Apple, con un valore stimato in 470,9 miliardi di dollari (-3,7% su base annua), seguita da Microsoft (388,5 miliardi, +10,2%) e Amazon (319,9 miliardi, +7,3%). Chiudono la top ten Google, Samsung, Toyota, Coca-Cola, Instagram, McDonald’s e Mercedes-Benz.

Già dalle prime posizioni emergono i trend di fondo: il digitale cresce, il lusso rallenta. L’area tecnologica e dei media guida l’espansione, con performance record per NVIDIA (+115,9%) e incrementi rilevanti per YouTube (+60,7%), Netflix (+42,3%) e Instagram (+27%), tutti protagonisti del boom dei contenuti e dell’intelligenza artificiale. Al contrario, i marchi del lusso e dell’automotive risentono della congiuntura: Tesla perde il 35%, Mercedes-Benz il 15%, BMW il 10%, mentre Louis Vuitton, Chanel e Dior registrano cali più contenuti ma diffusi.

Anche il comparto dei consumi tradizionali mostra segni di rallentamento, penalizzato da un contesto macroeconomico incerto e da un cambio strutturale nelle abitudini d’acquisto, sempre più orientate verso la sostenibilità e l’esperienza digitale.

Sul fronte delle new entry, la classifica registra dodici ingressi o rientri, segnale di vitalità del mercato globale dei brand. Tra i nuovi arrivi spiccano BlackRock (31esima posizione), Booking.com, Qualcomm, UNIQLO, Dell, Schneider Electric, BYD e Shopify, testimonianza della crescita dei settori finanziario, tecnologico e sostenibile.

L’Italia mantiene la sua presenza con tre marchi nella Top 100: Ferrari, Gucci e Prada. La casa di Maranello sale dalla 62ª alla 54ª posizione, con un valore di 15,4 miliardi di dollari (+17,8%), confermandosi tra i brand più solidi del settore auto. Gucci, invece, scende dal 41° al 69° posto, con una contrazione del 35% e un valore di 11,6 miliardi, risentendo del calo globale del comparto lusso. Prada si attesta all’86° posto, ma in crescita (+8,4% a 9 miliardi di dollari), proseguendo il trend positivo iniziato nel 2024.

L’andamento dei marchi italiani riflette un equilibrio delicato tra tradizione e innovazione: il Made in Italy mantiene una forte reputazione internazionale, ma deve accelerare la trasformazione digitale e sostenibile per restare competitivo.

Secondo Interbrand, il valore complessivo dei cento marchi più importanti al mondo continua a crescere, anche se a ritmo più contenuto rispetto agli anni post-pandemia: +8,6% nel 2025 contro il +16% del 2023. A trainare la classifica restano le aziende capaci di “creare esperienze integrate, sostenibili e connesse”, tre leve considerate ormai decisive per la forza di un brand.

Nel 2025, dunque, la competizione globale si gioca sempre di più sul terreno dell’innovazione e dell’identità, non solo del prodotto. I marchi che crescono — da Apple a NVIDIA, da YouTube a Ferrari — sono quelli che sanno evolvere, interpretando i bisogni dei consumatori prima che diventino tendenze.

Gloria Giovanditti

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti