Secondo l’ultima edizione del Global Innovation Index 2025, pubblicato dalla World Intellectual Property Organization (WIPO) – agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra – la Svizzera si conferma per il quindicesimo anno consecutivo il Paese più innovativo al mondo. Alle sue spalle si collocano Svezia e Stati Uniti, mentre l’Europa rafforza la propria presenza nella classifica con numerosi Paesi tra le prime venticinque posizioni.
La top ten mondiale
La Svizzera guida la classifica globale su 139 economie analizzate, grazie a un equilibrio esemplare tra input e output innovativi. Seguono Svezia e Stati Uniti, mentre completano la top ten Corea del Sud, Singapore, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Danimarca e, novità di quest’anno, la Cina, che entra per la prima volta tra i primi dieci.
Il primato svizzero si spiega con la qualità delle istituzioni, del capitale umano e della ricerca, e con infrastrutture digitali altamente efficienti. Il Paese eccelle anche negli output tecnologici e creativi, grazie alla forza nel settore dei brevetti, alle esportazioni high-tech e alla produzione culturale.
Subito fuori dalla top ten troviamo Germania (11ª) e Francia (13ª). Complessivamente, l’Europa si conferma protagonista: 15 economie europee figurano tra le prime 25, con miglioramenti significativi in Paesi come Irlanda, Belgio e Norvegia.
Italia: buone performance, ma innovazione ancora a due velocità
L’Italia si posiziona al 28° posto, un risultato stabile ma con luci e ombre. L’output rank (19°) mostra una buona capacità di trasformare le risorse in risultati concreti, mentre l’input rank (37°) rivela margini di miglioramento nella spesa in ricerca e sviluppo.
Tra i punti di forza figurano le infrastrutture digitali (27° posto) e la sofisticazione del mercato (11°), sostenute da un buon accesso alle tecnologie ICT e da un sistema finanziario moderatamente dinamico.
Sul fronte del capitale umano e della ricerca (32°), il livello educativo si mantiene solido, ma gli investimenti in R&S restano inferiori alla media dei principali partner europei. Positivi, invece, i risultati nella sofisticazione del business (31°) e negli output tecnologici e creativi (17° e 20°), segno di una crescente vivacità dell’ecosistema innovativo italiano.
Tunisia: la sorpresa del 2025
Un dato interessante arriva dal Nord Africa: la Tunisia sale di cinque posizioni, raggiungendo il 76° posto e rientrando tra gli ottanta ecosistemi più innovativi del pianeta. Secondo il rapporto, il Paese “continua a sfruttare la propria solida base di capitale umano e gli ecosistemi di innovazione emergenti”, soprattutto nel campo dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica.
La Tunisia conquista il secondo posto al mondo per numero di laureati in scienze e ingegneria e il diciassettesimo per pubblicazioni scientifiche e tecniche, dimostrandosi un’economia efficiente capace di convertire risorse limitate in risultati di rilievo.
Andrea Valsecchi






