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mercoledì 15 Ottobre, 2025
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Nato, la dottrina Trump: pace attraverso la forza, ma con gli affari sempre in testa

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“Se c’è una cosa che abbiamo imparato sotto il presidente Trump è l’applicazione del concetto di pace attraverso la forza, ovvero ottieni la pace quando sei forte, quando hai forti e reali capacità che i nemici rispettano”: il Segretario Usa alla Difesa, pardon, ora si chiama “Segretario alla Guerra”, ha enunciato il principio dell’America trumpiana nel corso della riunione dei ministri Nato a Bruxelles. Una dottrina difensiva semplice che riprende il concetto di deterrenza applicato durante la Guerra Fredda, ma a cui il tycoon di New York ha aggiunto qualcosa in più.

A giugno, infatti, i Paesi Nato si sono impegnati ad aumentare il livello di spesa da destinare alla difesa dal 3% al 5% nei prossimi anni (Spagna esclusa). Un impegno che ora Washington vuole “trasformare in reali capacità militari” tramite per esempio “l’iniziativa Purl [Prioritized Ukraine Requirements List] che prevede che i Paesi Ue comprino armi Usa da trasferire alla Nato” che poi li destinerà alla resistenza ucraina, ha spiegato Hegseth. Il Segretario alla Guerra è stato esplicito: “La nostra aspettativa è che più Paesi donino ancora di più, che acquistino ancora di più armi da fornire all’Ucraina affinché la guerra finisca”.

Insomma, i Paesi Ue comprano più armi dall’America, li destinano a Kiev, che migliora così le sue chance di resistere all’aggressione russa, nella speranza di giungere alla fine delle ostilità. Una situazione win-win per gli Stati Uniti: pace in Ucraina e miliardi di dollari di entrate per le aziende della difesa statunitensi.

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