back to top
giovedì 13 Novembre, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Italia: deficit stabile, debito in lieve discesa

spot_img

I più letti

L’economia italiana mostra segnali di stabilità con una crescita moderata del Pil e una leggera riduzione del peso del debito pubblico. Secondo i dati aggiornati dall’Istat nei conti economici nazionali relativi al 2024, la stima di crescita rimane ferma a +0,7%, mentre il deficit resta stabile al -3,4%. Scende invece la previsione sul rapporto debito/Pil, che passa dal 135,3% indicato a marzo al 134,9%.
A sostenere l’andamento del Pil è soprattutto la domanda interna: la spesa delle famiglie è stata rivista al rialzo dallo 0,4% allo 0,5%, mentre gli investimenti hanno confermato la dinamica di crescita dello 0,5%. Sul fronte estero le importazioni si sono ridotte in misura meno accentuata rispetto alle stime precedenti, mentre le esportazioni hanno segnato un andamento piatto, azzerando il lieve incremento atteso in primavera. Complessivamente, la domanda nazionale ha contribuito per 0,6 punti percentuali alla crescita, mentre quella estera netta ha inciso per 0,1 punti.
Dal lato dell’offerta, il valore aggiunto ha mostrato progressi in agricoltura (+2%), costruzioni (+1,1%) e servizi (+0,8%), restando però fermo nell’industria manifatturiera. L’espansione della produzione si è accompagnata a un aumento dell’occupazione e dei redditi da lavoro dipendente, segno di un mercato del lavoro ancora dinamico.
Il calo del rapporto debito/Pil, pur modesto, rappresenta un segnale positivo per la sostenibilità della finanza pubblica italiana, spesso sotto osservazione in ambito europeo. Con un livello ancora elevato, ma in leggero arretramento, il dato indica una direzione di maggiore equilibrio. La crescita del Pil, stabile allo 0,7%, conferma però le difficoltà di un’economia che procede a passo lento, con una produttività industriale ferma e un settore delle esportazioni che non riesce a imprimere slancio. Nei prossimi mesi, la capacità di stimolare gli investimenti e di rafforzare la competitività internazionale sarà decisiva per consolidare questa fragile ripresa e ridurre in modo più significativo il peso del debito.

Gloria Giovanditti

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti