Al Forum Ambrosetti di Cernobbio 2025 i grandi temi dell’Europa e del futuro del Paese sono tornati al centro del dibattito. In apertura, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato la necessità di un’Unione europea più forte, capace di difendere diritti, democrazia e stabilità internazionale. Ha ammonito contro i rischi di regressione politica e culturale, ribadendo che l’Europa non è un vincolo, ma una risorsa indispensabile, e ha invitato istituzioni, imprese e cittadini a partecipare attivamente alla costruzione del futuro comune.
Il commissario europeo Valdis Dombrovskis ha messo l’accento sul sostegno all’Ucraina e sull’urgenza di rafforzare l’industria della difesa, ma anche sul dovere di trattenere in Europa talenti e innovazione, troppo spesso attratti da altri mercati. Dal governo italiano, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha rilanciato la sfida del welfare, parlando di contrattazione aziendale più diffusa, agevolazioni fiscali e misure strutturali per sostenere genitori, famiglie e caregiver.
Il commissario alla Coesione Raffaele Fitto ha sottolineato la necessità di un bilancio europeo più snello e flessibile, capace di sostenere la competitività e di rafforzare la coesione tra Stati membri. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha ribadito l’importanza di una gestione coordinata dei flussi migratori a livello nazionale ed europeo, chiarendo al contempo la portata giuridica delle recenti ordinanze della Cassazione, e ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza negli stadi.
Sul fronte energetico, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato il rinvio della chiusura delle centrali a carbone di Brindisi e Civitavecchia, che rimarranno in riserva strategica, e ha rassicurato sulla tenuta delle scorte di gas. Ha però segnalato ritardi negli incentivi per le auto elettriche, legati all’aggiornamento dei dati ufficiali sul pendolarismo.
Dalla tre giorni di Cernobbio emerge così un quadro di sfide cruciali: un’Europa che deve rafforzare unità e capacità strategiche, un’Italia che punta a consolidare welfare e competitività, e un orizzonte globale che richiede pragmatismo, responsabilità e coesione.
Gloria Giovanditti






