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mercoledì 15 Ottobre, 2025
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Missili a Kiev: l’Europa può fare il salto di qualità? Berlino frena sui Taurus

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L’Europa potrebbe fare di più nel supportare militarmente la difesa ucraina? L’Occidente festeggia la decisione di Donald Trump di inviare i preziosi sistemi di difesa antiaerea Patriot a Kiev, una svolta importante anche perché i Paesi europei non hanno finora fatto il salto di qualità nel fornire armi a Kiev. Una guerra di attrito come quella in corso da tre anni e mezzo in Ucraina richiede grandi quantità di armi e, complice la mancanza di un complesso militare davvero integrato a livello Ue, le cancellerie europee non riescono a tenere il passo dell’economia di guerra di Putin, oltre al fatto che spesso manca una salda volontà politica.

Paesi come la Svezia hanno assicurato che continueranno a inviare a forniture rapide e consistenti all’Ucraina, la Germania, invece, tentenna. Sul fronte politico, il cancelliere Friedrich Merz appare molto più sicuro del predecessore Olaf Scholz, denuncia senza mezzi termini la minaccia rappresentata dalla Russia di Putin e si è detto disponibile a pagare i sistemi Patriot agli Usa, per poi trasferirli in Ucraina.

Sui missili Taurus, tuttavia, Berlino frena. Si tratta di missili da crociera a lungo raggio, con una gittata superiore ai 500 chilometri. Un’arma preziosa con cui Kiev potrebbe colpire infrastrutture strategiche al servizio della macchina da guerra russa, come il ponte di Kerch che dal 2018 collega il territorio russo alla Crimea occupata e dal quale passano ingenti rifornimenti per le truppe del Cremlino schierate al fronte.

Appena eletto cancelliere, Merz aveva ventilato l’ipotesi di inviare i Taurus a Kiev, suscitando l’ira di Mosca. In questi giorni, tuttavia, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha detto al Financial Times che Berlino non invierà tali missili all’ucraina e nemmeno i propri sistemi Patriot in quanto la Germania ne ha “solo sei”. I tedeschi, finora, ne hanno già inviati tre agli ucraini. Pistorius, tuttavia, ha spiegato il governo tedesco sta lavorando a un “piano di acquisto” di equipaggiamenti militari fino agli anni ’30, che comprenderà l’acquisto di sottomarini, caccia, droni e carri armati.

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