back to top
venerdì 20 Giugno, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Donald Trump: il rischio di fidarsi dell’Iran sul nucleare e l’opzione di un attacco militare

spot_img

I più letti

Donald Trump ha riunito per la seconda volta in una settimana il National Security Council nella cosiddetta Situation Room alla Casa Bianca: l’opzione di un attacco militare statunitense all’Iran è sul tavolo dopo che l’Ayatollah Alì Khamenei ha rifiutato la resa incondizionata e l’ultimatum del presidente degli Stati Uniti. Secondo alcuni report, Washington potrebbe fare la sua mossa questo weekend.

L’obiettivo principale sarebbe colpire il programma nucleare iraniano al fine di impedire che Teheran si doti di una bomba nucleare. Questo sarebbe lo scopo anche di Tel Aviv: il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha dichiarato a CNBC che il suo Paese non cerca un cambio di regime in Iran, ma lo smantellamento delle operazioni nucleari. Eppure, Benjamin Netanyahu è apparso in video suggerendo che questo è il momento in cui il popolo iraniano deve ribellarsi al regime degli Ayatollah.

La “resa incondizionata” richiesta da Trump sembra più rientrare nei termini di un cambio di regime. Il Wall Street Journal ha scritto che il presidente Usa avrebbe detto ai suoi consiglieri di aver approvato i piani di attacco all’Iran, ma che intende aspettare e vedere se gli iraniani decideranno di rinunciare al programma nucleare. Una possibilità che appare remota dal momento che il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha messo in chiaro che Teheran ha “diritto ad avere energia nucleare pacifica”, sottolineando che il suo Paese “non cerca armi nucleari”. Affermazioni che mal si conciliano con l’arricchimento dell’uranio al 60% avvenuto in alcuni impianti iraniani, soglia oltre la quale tale materiale è utile solo per costruire armi.

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti