Svolta storica per UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione che rappresenta i costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Dopo 33 anni di direzione generale affidata ad Alfredo Mariotti, la guida passa a Davide Della Bella, nominato dal Consiglio Direttivo nella seduta del 10 giugno 2025. Mariotti, classe 1946, era entrato in UCIMU nel 1979 e aveva assunto la direzione generale nel luglio 1992, attraversando nove diverse presidenze. È stato protagonista del rafforzamento dell’identità di un comparto spesso percepito come poco visibile, ma strategico per la competitività industriale. Ha avuto un ruolo chiave nella definizione di strumenti come la legge 696, la Sabatini e il piano Industria 4.0, ed è tuttora segretario generale di Federmacchine. Continuerà a occuparsi delle manifestazioni fieristiche promosse da UCIMU, tra cui Bi-Mu, Lamiera ed Emo.
La nomina di Della Bella si inserisce in un percorso di transizione iniziato nell’ottobre 2024, quando era stato chiamato a ricoprire il ruolo di vicedirettore per garantire la continuità dei progetti avviati. Da gennaio 2025 è anche segretario della Fondazione UCIMU, dedicata a studi strategici e ricerca sul sistema manifatturiero. Inoltre, è consigliere delegato di CEU ed EFIM, società operative sul fronte fieristico, e di SOFIMU, holding di promozione delle attività associative. Nato nel 1974 e laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Milano, Della Bella ha diretto per 15 anni ECOLE – Enti Confindustriali Lombardi per l’Education, organismo partecipato da UCIMU e da 7 associazioni territoriali, tra cui Assolombarda. Durante questo incarico, ha sviluppato programmi formativi e consulenziali per imprese manifatturiere e dei servizi.
L’associazione rappresenta 250 aziende, attive in un comparto che genera 7 miliardi di euro di produzione. La nuova direzione si concentrerà sul rafforzamento della visibilità istituzionale e sullo sviluppo di servizi a supporto delle imprese associate. Tra le priorità, l’intensificazione dell’attività di rappresentanza, l’ascolto strutturato della base associativa e l’ammodernamento dell’organizzazione, con attenzione alla digitalizzazione e all’individuazione dei nuovi trend industriali. L’obiettivo è sostenere la competitività del settore in una fase di rapida trasformazione, consolidando al tempo stesso il ruolo dell’associazione come riferimento tecnico, culturale e strategico del sistema produttivo italiano.