back to top
lunedì 16 Giugno, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Nel 2024 i risparmi delle famiglie italiane superano i 6mila miliardi: boom di fondi, titoli e obbligazioni

spot_img

I più letti

Per la prima volta, la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane ha sfondato quota 6mila miliardi di euro. Lo certifica un rapporto della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), che fotografa un 2024 all’insegna della crescita e di un rinnovato interesse per strumenti finanziari più remunerativi.

Nel dettaglio, i patrimoni finanziari detenuti dagli italiani – tra conti correnti, titoli, azioni, fondi comuni e assicurazioni – hanno raggiunto complessivamente 6.030 miliardi di euro. Rispetto al 2023 si tratta di un incremento di 249 miliardi (+4,3%). Se si guarda al periodo pre-Covid, la crescita diventa ancora più marcata: +1.367 miliardi dal 2019, pari a un aumento del 29%.

Secondo la Fabi, gli italiani confermano la loro storica vocazione al risparmio, ma con un approccio più orientato alla ricerca di rendimento. Meno liquidità sui conti e più attenzione a strumenti dinamici e a lungo termine, in un contesto di tassi d’interesse elevati.

A fare da traino è soprattutto il comparto dei fondi comuni d’investimento, che nell’arco di un anno è cresciuto del 17,6%, passando da 722 a quasi 850 miliardi di euro. Aumenta anche l’appeal dei titoli di Stato e delle obbligazioni, sostenuti dal ritorno in scena di Btp e Bot dedicati ai piccoli risparmiatori: l’ammontare complessivo sale a 493 miliardi (+14,3%).

Più contenuto ma comunque significativo il recupero delle polizze assicurative (+4,3%, sopra i 1.130 miliardi), mentre le azioni in portafoglio crescono dell’1%, sfiorando i 1.755 miliardi. Un segnale, secondo la Fabi, che conferma la solidità del mercato azionario nonostante la volatilità globale.

Anche i conti correnti continuano ad attrarre risparmi, seppur con tassi di crescita molto più moderati: +1% nel 2024, per un totale di 1.593 miliardi.

Nel complesso, il valore investito in azioni e obbligazioni è salito di circa 80 miliardi, da 2.169 a 2.247 miliardi. Particolarmente vivace la componente obbligazionaria, dove i titoli a medio-lungo termine sono aumentati di 60 miliardi (+15%), mentre quelli a breve scadenza sono cresciuti del 4,8%.

Per Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, questi numeri raccontano “un patrimonio che rappresenta un pilastro del sistema economico italiano”. Un capitale che, avverte, va protetto da logiche speculative e utilizzato per sostenere l’economia reale. “Occorre una riflessione seria – conclude – su come impiegare questi risparmi per finanziare innovazione, imprese e lavoro”.

Gloria Giovanditti

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti