back to top
venerdì 13 Giugno, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Guerra, il Pentagono si prepara a ridurre i fondi per Kiev mentre la Russia bombarda l’ucraina con missili nordcoreani

spot_img

I più letti

Democrazie contro autoritarismi: nel contesto della guerra in Ucraina, i secondi appaiono più solidi delle prime. Dopo quasi 40 mesi di guerra, Kiev rischia di perdere il sostegno più importante: il capo del Pentagono, Pete Hegseth, infatti, ha dichiarato che nel prossimo bilancio della Difesa, l’amministrazione Trump ridurrà i finanziamenti che riguardano l’assistenza militare agli ucraini.

In audizione alla Camera, Hegseth ha ripetuto il mantra trumpiano secondo il quale “una soluzione pacifica negoziata sia nel miglior interesse di entrambe le parti e nell’interesse del nostro Paese”. Hegseth ha evitato ancora una volta di distinguere tra aggressore e aggredito, sorvolando sul fatto che il modo migliore per porre fine alla guerra o per arrivare a un serio tavolo di negoziati non è mettere in ginocchio l’aggredito, ma minacciare (con sanzioni pesanti) l’aggressore.

Tutto ciò accade a ridosso dell’estate: parecchi osservatori si aspettano una nuova offensiva russa nella zona del Donetsk e di Sumy. I russi, infatti, possono contare non solo su una rodata economia di guerra e su un gran numero di soldati, ma anche sul sostegno di Paesi come la Corea del Nord. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, infatti, ha dichiarato su Telegram che “i russi hanno di nuovo utilizzato missili balistici provenienti dalla Corea del Nord”, aggiungendo che le gli ucraini hanno “anche dati sulla diffusione delle tecnologie dei droni russo-iraniani in Corea del Nord”, un potenziale pericolo in futuro per “Seul e Tokyo”.

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti