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venerdì 6 Giugno, 2025
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UE: Italia prudente sulla spesa pubblica, “tesoretto” da 4 miliardi

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L’Italia sta spendendo meno di quanto raccomandato dall’Unione europea, accumulando così un margine potenziale di spesa – definito a Bruxelles un “tesoretto virtuale” – che potrebbe valere circa 4 miliardi di euro.

A evidenziarlo sono i documenti del Semestre europeo, il ciclo di coordinamento delle politiche economiche dei Paesi membri. Secondo la Commissione europea, la crescita della spesa netta dell’Italia nel 2025 è stimata all’1,2%, un dato inferiore rispetto al tetto massimo raccomandato dall’esecutivo comunitario, fissato all’1,6%.

Lo scarto dello 0,4% rispetto alla traiettoria di riferimento si traduce, in termini di Prodotto interno lordo, in un margine dello 0,2% circa, pari appunto a un valore compreso tra i 4 e i 4,2 miliardi di euro.

Un comportamento che potrebbe rafforzare la posizione dell’Italia nei confronti dell’UE in vista delle prossime discussioni sul Patto di stabilità, anche se resta da capire come questo margine sarà eventualmente impiegato: se per stimolare la crescita o per rafforzare il risanamento dei conti pubblici.

Il documento della Commissione europea tocca anche il tema delle spese per la difesa. Nel triennio 2021-2023 l’Italia ha registrato un calo: si è passati dall’1,4% del Pil nel 2021 all’1,2% sia nel 2022 che nel 2023. Le previsioni per il 2024 e il 2025 indicano una leggera risalita all’1,3% del Pil, comunque inferiore ai livelli del 2021.

Il quadro che emerge è quello di una gestione della finanza pubblica improntata alla cautela, in un contesto europeo in cui il rispetto delle nuove regole di bilancio – più flessibili, ma comunque vincolanti – è tornato al centro del dibattito.

Andrea Valsecchi

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