back to top
venerdì 6 Giugno, 2025
Sign In
spot_img
spot_img

Trump firma l’ordine esecutivo: dazi al 50% per proteggere l’industria nazionale

spot_img

I più letti

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha aumentato al 50% i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, una decisione che arriva in vista dei negoziati con diversi partner commerciali statunitensi, previsti oggi a Parigi. I nuovi dazi sono entrati in vigore alla mezzanotte ora locale, corrispondente alle sei del mattino in Italia.

In un ordine esecutivo pubblicato ieri e in vigore da mezzanotte, Trump ha motivato questo aumento con la necessità di «garantire che le importazioni non mettano a repentaglio la sicurezza nazionale». Il documento spiega che, «sebbene i dazi imposti finora abbiano fornito un sostegno essenziale ai prezzi nel mercato statunitense, non hanno permesso a queste industrie di sviluppare e mantenere un tasso di utilizzo della capacità produttiva sufficiente per la loro sostenibilità, anche alla luce delle esigenze di difesa nazionale».

La decisione giunge proprio mentre il rappresentante commerciale della Casa Bianca, Jamieson Greer, è atteso a un incontro con il commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, a margine di una riunione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la cui conclusione è prevista per oggi nella capitale francese.

Nel frattempo, Trump è intervenuto anche sul suo social media Truth, commentando l’accordo con la Cina. «Mi piace il presidente cinese Xi, mi è sempre piaciuto e mi piacerà sempre, ma è molto tosto, ed è estremamente duro farci un accordo», ha scritto il presidente americano, con il suo consueto stile diretto.

Sui dazi è intervenuto anche il nuovo presidente sudcoreano, Lee Jae-myung, che ha ribadito l’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti, promettendo al tempo stesso un rafforzamento della cooperazione trilaterale con il Giappone. Nel suo discorso di insediamento, pronunciato a poche ore dalla vittoria elettorale, Lee ha promesso un governo «flessibile e pragmatico», dichiarando il proprio impegno a ripristinare la democrazia nel Paese. Ha inoltre sottolineato come «i rapidi cambiamenti nell’ordine globale, come il crescente protezionismo e la ristrutturazione della catena di approvvigionamento, rappresentino una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza», facendo riferimento esplicito al caos commerciale innescato dalle mosse di Trump sui dazi, in un momento in cui l’economia sudcoreana rimane fortemente dipendente dalle esportazioni.

Gloria Giovanditti

- Advertisement -spot_img

Altri articoli

- Advertisement -spot_img

Articoli recenti