Le tendenze isolazioniste di Donald Trump in politica estera potrebbero portare a un nuovo protagonismo della Germania dentro l’Alleanza Atlantica. Secondo quanto scrive il quotidiano tedesco Handelsblatt, la Nato avrebbe chiesto a Berlino di aumentare di 80mila unità il numero delle truppe della Bundeswehr, le forze armate tedesche, al fine di raggiungere i nuovi obiettivi dell’Alleanza, che saranno definiti ufficialmente nel vertice Nato all’Aia del 24 e 25 giugno.
L’Handelsblatt cita fonti di sicurezza, sottolineando che l’impegno di 80mila soldati in più dovrebbe essere raggiunto in un periodo di 15 anni. Come riporta Askanews, il capo del sindacato militare tedesco, Andre Wustner, ha spiegato recentemente che in ogni caso saranno necessari tra i 40mila e i 60mila soldati in più, dipende quale sarà la decisione finale del vertice dell’Aia. Si tratta di uno sforzo notevole: Berlino dovrà passare dai 182mila effettivi attuali a circa 260mila. Per ora, tuttavia, Merz ha deciso che il servizio militare universale rimane volontario.
Nel complesso, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Alleanza Atlantica è finita ‘sotto il fuoco amico’ degli Stati Uniti. I membri europei, in particolare, sono stati oggetto di parecchie critiche da parte dell’amministrazione Usa, soprattutto per il fatto che Berlino, Parigi, Roma etc. non spendessero abbastanza per la difesa. Le richieste di Trump di maggiore impegno sulla spesa militare e la guerra russa in Ucraina hanno cambiato tutto: parecchi Paesi Ue ora spendono ben più del target del 2% del Pil per la Difesa e c’è già chi ha superato il nuovo target del 3%, come la Polonia che raggiungerà quasi il 5%. Meloni ha recentemente assicurato che l’Italia raggiungerà il 2% entro fine 2025, rispetto all’1,57% precedentemente preventivato.
